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Report Extra. Investimenti Miur, dalle pillole della vergogna a quelle della saggezza.

23 maggio 2013

di Sigfrido Ranucci

Report Extra. Investimenti Miur, dalle pillole della vergogna a quelle della saggezza.

Stagioni: 2013
Autori: Sigfrido Ranucci

Una storia a lieto fine, una volta tanto.

Mentre ci occupavamo della Popolare di Milano e dei finanziamenti che l’allora presidente Massimo Ponzellini elargiva agli amici, avevamo scoperto che mentre il governo preparava tagli alla Scuola per centinaia di milioni, grazie agli esperti scientifici nominati dalla Gelmini, anche dal Ministero della Pubblica Istruzione arrivano soldi a palate all'azienda di Ilaria Sbressa, che tra i requisiti aveva anche quello di essere la moglie di Andrea Ambrogetti, direttore delle relazioni istituzionali di Mediaset.

Una commissione mista Miur-Ansas, guidata da Giovanni Biondi, decide di investire 730 mila euro per comprare dei filmati proprio dall'Interattiva Media della Sbressa: di questi circa 500 mila erano destinati all’acquisto di 12 video, realizzati in grafica, di 3 minuti ciascuno, definiti con il nome “pillole del sapere”, ma che rischiano di passare alla storia come le pillole della vergogna.

La Sbressa, nell’agosto del 2011, aveva depositato il format sul mercato elettronico della Consip, la società dipendente dal Ministero delle Finanze, voluta per rendere più trasparenti ed economici gli acquisti della Pubblica Amministrazione. Ma in Consip ci hanno detto i controlli vanno a campione e basta autocertificarsi.

E per coincidenza nessuno della Consip ha mai controllato i bilanci delle aziende della Sbressa, o se fosse un'imprenditrice affidabile con cui la Pubblica Amministrazione potesse tranquillamente fare affari. Né ha mai controllato se in quanto fornitrice dello Stato fosse a posto con il versamento dei contributi. Report ha invece scoperto che una delle principali aziende della Sbressa, Interattiva, non ha versato per anni contributi ai dipendenti, era fallita dal novembre del 2011 e vantava un passivo nei confronti di Equitalia di circa un milione di euro.

Dopo la denuncia di Report, il Ministro, per valutare l'effettivo costo delle pillole, si è rivolto al Tribunale di Roma, affinché sia un perito indipendente a dare una risposta definitiva sulla congruità del prezzo. Fiorentino, capo gabinetto del Ministro, ha detto che se dovesse risultare che le pillole sono state pagate troppo chiederà i soldi indietro alla Sbressa. Sarà facile?

Proprio a Fiorentino Report aveva segnalato anche che le famose pillole del sapere, il Ministero avrebbe potuto averle gratis: un professore esperto d'informatica le aveva realizzate con un gruppo di studenti di una scuola di Pomigliano d'Arco, le aveva chiamate "pillole della conoscenza" e le aveva offerte al Miur in cambio di un modesto contributo che permettesse di farle veicolare tra le scuole. Ma, proprio mentre il tavolo degli esperti nominati dall'ex ministro Gelmini stava acquistando i video prodotti dalla Sbressa a circa 40 mila euro l'uno, un solerte dirigente del Ministero aveva risposto che non c'erano soldi da spendere.

Il capo di Gabinetto dopo la segnalazione di Report ha verificato e ha suonato il campanello della fine della ricreazione per chi pensava di arricchirsi alle spalle della Pubblica Istruzione. Ha bloccato il progetto della Sbressa e ha invece acquistato proprio dall’Istituto Tecnico professionale Europa di Pomigliano 15 pillole della conoscenza.

I soldi (25 mila euro e non 500) questa volta sono andati direttamente a una scuola pubblica che li ha investiti per acquistare computer e tutte le attrezzature necessarie per far frequentare ai ragazzi corsi di formazione per il montaggio dei video, per l’utilizzo dei programmi di grafica e di scrittura creativa. Ci hanno lavorato un centinaio di ragazzi coordinati da 5 insegnanti, si sono divertiti, hanno fatto squadra e imparato un mestiere.

Oggi, XXI anniversario della morte del giudice Falcone e degli uomini della scorta per mano della mafia, i ragazzi presentano la pillola sulla Legalità. È un inno contro l’indifferenza e a favore della legalità, dove si viene invitati ad aprire gli occhi contro le mafie e denunciare chi oscura il presente e ti priva del futuro.

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