Verona, rispuntano i Giardino: misure cautelari per estorsione e riciclaggio
Stagioni:
2016
Due sono vecchie conoscenze di Report: si tratta di Alfonso e Francesco Giardino, componenti di una numerosa famiglia di costruttori, di origine crotonese ma da tempo residenti a Verona. Alcuni dei Giardino hanno sulle spalle reati di riciclaggio, rapina detenzione di stupefacenti, truffa e ricettazione. Alfonso, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, risulta latitante. Per Francesco è stato disposto il solo obbligo di dimora nella città di residenza. Secondo quanto emerse dall’inchiesta “L’arena” di Sigfrido Ranucci del 7 aprile 2014 (qui sopra una clip), i Giardino avrebbero preso parte alle cene organizzate per la campagna elettorale di Flavio Tosi e del suo assessore di origine calabrese Marco Giorlo, e poi ai festeggiamenti per la vittoria.
Successivamente, nel febbraio 2015, nuovi elementi erano venuti alla luce da alcune intercettazioni dei Carabinieri, effettuate per un filone dell’inchiesta Aemilia e divulgate su organi di stampa, attorno all’ipotesi che i Giardino contassero sui rapporti con ambienti istituzionali veronesi per accaparrarsi diversi appalti.
Nella foto in questa pagina, tratta dall'inchiesta del 2014: ai festeggiamenti dell'assessore Giorlo (di spalle) per la vittoria elettorale si intravede un componente della famiglia Giardino (di profilo, a destra)
(24 giugno 2016)