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Report Extra. Eni e il giacimento nigeriano
LE INTERCETTAZIONI IN ESCLUSIVA

Report Extra. Eni e il giacimento nigeriano <br />LE INTERCETTAZIONI IN ESCLUSIVA

Stagioni: 2017

Nella clip in questa pagina, in esclusiva, pubblichiamo uno stralcio dell'inchiesta andata in onda nel dicembre 2015 con l'audio originale delle telefonate intercorse tra gli intermediari Gianluca Di Nardo e Luigi Bisignani, presentati da Paolo Scaroni, e l'attuale amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi durante la trattativa per l'acquisto dell'Opl245 da parte di Eni.


La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio di undici persone, tra le quali l'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, il suo predecessore Paolo Scaroni (entrambi nella foto), l'uomo d'affari Luigi Bisignani e l'ex ministro nigeriano del petrolio Dan Etete. La vicenda, raccontata da Report a dicembre 2015 con l’inchiesta “La trattativa” di Luca Chianca, è quella della presunta maxi tangente da oltre un miliardo di dollari che Eni e Shell avrebbero versato nel 2011 per aggiudicarsi il giacimento petrolifero Opl-245. Secondo la ricostruzione dei pm, che contestano il reato di corruzione internazionale, Etete a fine anni '90 si sarebbe autoassegnato la concessione attraverso prestanome e tramite la società Malabu, a cui successivamente fu prima revocata e poi, nel 2006, riassegnata. Malabu sarebbe usata come paravento per celare il meccanismo corruttivo e far arrivare le presunte mazzette a politici e burocrati del paese africano. Una tranche della tangente, 200 milioni, se non fosse stata sequestrata dai magistrati inglesi e svizzeri, sarebbe stata destinata a pagare manager Eni, due intermediari stranieri, il nigeriano Emeka Obi e il russo Ednan Agaev, e due mediatori italiani, Gianluca Di Nardo e Luigi Bisignani. Nelle scorse settimane una corte nigeriana ha sospeso in via cautelare i diritti di sfruttamento del giacimento.

(10 febbraio 2017) 

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