Veneto, Pfas nel sangue degli adolescenti: fino a 40 volte la soglia di sicurezza
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2017
Si torna a parlare dei Pfas, i composti sintetici a base di fluoro utilizzati in vari campi, tra i quali la realizzazione di involucri alimentari. Come raccontato dall’inchiesta di Claudia Di Pasquale “L’età della plastica”, andata in onda nella puntata di Report del 24 ottobre scorso, la loro produzione nel vicentino ha causato la contaminazione di un’area vasta 150kmq. Nei mesi scorsi la Regione Veneto ha avviato uno screening sulle concentrazioni di tali sostanze nel sangue degli adolescenti. Tra aprile e luglio alcuni genitori, riuniti in comitato, hanno diffuso dati molto allarmanti: i dati riferiti a un quattordicenne erano 40 volte oltre la soglia di sicurezza indicata dalla letteratura scientifica, un sedicenne superava il limite di 20 volte, una coetanea di 15, e via dicendo.
A tornare sul caso è il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che il 6 settembre aveva incontrato una delegazione dei familiari dei ragazzi: è di ieri l’annuncio che, visto "l'atteggiamento scandaloso del ministero della Salute", che nega la necessità di fissare limiti nazionali per la concentrazione di Pfas nelle acque potabili, la Regione Veneto si arrangerà e procederà "in piena autonomia a una drastica riduzione dei limiti", che saranno definiti dalla commissione Ambente e Salute e poi approvati dalla Giunta. “A livello governativo manca la volontà di gestire il problema”, accusa il governatore, denunciando il mancato stanziamento di 80 milioni promessi per la messa in sicurezza degli acquedotti. "Non abbiamo certo timore di arrangiarci – continua - e lo faremo, ma non ci si puo' nascondere la considerazione che un limite nazionale avrebbe evitato svariati pesanti contenziosi”. Respingono le accuse sia il ministro dell’ambiente Galletti, che fa presente che gli 80 milioni di cui parla Zaia sono stati stanziati l’11 settembre scorso, sia la titolare del dicastero della Salute Lorenzin, che assicura: “Noi abbiamo fatto e continuiamo a fare tutto cio' che va fatto”.
(22 settembre 2017)