Stagioni: 2015

Maurizio Venafro, capo di gabinetto del presidente della Regione Lazio, si è dimesso dall’incarico dopo aver appreso di essere indagato “in un’inchiesta relativa a una gara d’appalto della Regione”. Nella lettera di dimissioni, resa pubblica oggi, Venafro specifica di “essere comparso spontaneamente davanti ai pm” e aver “fornito tutti i chiarimenti che mi sono stati richiesti” , e di ritenere “inevitabile” che l’indagine si concluda con un’archiviazione.

 Zingaretti risponde dicendosi certo “che il proseguo delle indagini dimostrerà la tua totale estraneità ad ogni addebito e la correttezza delle tue azioni” e riconoscendo a Venafro di essere “ tra i principali e assoluti protagonisti di una stagione di rinnovamento amministrativo per riaffermare la legalità e la centralità del bene comune contro il prevalere di interessi di parte e gruppi di potere”. Parole che sembrano stonare con la presenza, tra dirigenti e funzionari, di parenti illustri, vari trombati del Partito democratico, e più di una persona alle prese con inchieste giudiziarie e rinvio a giudizio. Report ne ha raccontato ne “La Zingara”, di Giorgio Mottola, del 7 dicembre 2014

(24 marzo 2015)