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Riecco il ponte sullo Stretto

Riecco il ponte sullo Stretto

Stagioni: 2017

“Continuare le grandi opere”, tra cui “la Napoli-Palermo, con il Ponte sullo Stretto, in un'operazione che sia utile, crei posti di lavoro e ci metta nelle condizioni di togliere l'isolamento della Calabria e avere la Sicilia più vicina". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Como, nel corso dell'assemblea che celebra i 110 anni del gruppo Salini-Impregilo. "Se siete nella condizione di sbloccare le carte e di sistemare quello che è fermo da 10 anni - ha detto rivolgendosi a Pietro Salini, numero uno del gruppo - noi ci siamo". Salini accetta la sfida, dicendosi pronto "a ripartire" anche "domani", e assicurando che “lo completeremmo in sei anni. L'opera è già in concessione e creerebbe 100 mila posti di lavoro al Sud. Dobbiamo preoccuparci essenzialmente di rendere l'opera il meno impattante possibile sui conti dello Stato, se creiamo le condizioni perché si possa investire nel nostro Paese, il ponte lo possiamo costruire con i soldi degli altri".

Esulta Alleanza Popolare, da sempre favorevole al progetto: “Serve una legge che dica che il Ponte si realizza, chiederemo di iscrivere la nostra proposta di legge sul Ponte sullo Stretto nel calendario della Camera dei prossimi tre mesi”, afferma Maurizio Lupi, ex ministro delle Infrastrutture e oggi capogruppo a Montecitorio dell’alleanza Ncd-Udc. Critiche le opposizioni, dal M5S secondo cui “dopo il no alle Olimpiadi Renzi corre ai ripari”, alla Lega che parla di “un’opera inutile e faraonica”, a Forza Italia che considera le dichiarazioni del premier “un depistaggio per deviare l'attenzione dell'opinione pubblica su un tema che non sia il referendum costituzionale”.

Del Ponte il governo Renzi ha ricominciato a parlare un anno fa, e lo scorso 29 settembre l’aula di Montecitorio ha approvato una mozione per riavviare il progetto. In precedenza, era stato l’esecutivo guidato da Mario Monti a bloccare l’iter, aprendo la partita delle penali che lo Stato avrebbe dovuto corrispondere alle imprese appaltatrici, uno dei punti messi in luce da Report nell’inchiesta di dicembre 2015 “Com’è andata a finire? Operazione ponte” realizzata da Stefania Rimini, insieme alla ricostruzione delle tappe della telenovela ponte-non ponte. Un tira e molla di cui siciliani e calabresi stanno già pagando i costi, perché con l’alibi del ponte che sarebbe arrivato e avrebbe risolto tutto, per anni non si è fatto più niente per migliorare le infrastrutture e soprattutto per affrontare il dramma che in quelle zone è all’origine di tanti guai, il dissesto idrogeologico.

(27 settembre 2016)

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