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Condannati Buzzi, Carminati &c, ma per i giudici non è mafia

Condannati Buzzi, Carminati &c, ma per i giudici non &#232; mafia<br />

Stagioni: 2017

Massimo Carminati, ex Nar ed ex Banda della Magliana, e Salvatore Buzzi, ex presidente della holding di coop rosse ’29 giugno’, sono tra i condannati (rispettivamente a 20 e 19 anni di pena) del processo di primo grado al ‘Mondo di mezzo’, giunto a sentenza oggi pomeriggio al Tribunale di Roma. Tra gli altri riconosciuti colpevoli, l'ex capogruppo del Pdl in Comune Luca Gramazio, il braccio destro di Carminati Riccardo Brugia (entrambi condannati a 11 anni), l’ex ad di Ama Franco Panzironi (10 anni), Luca Odevaine, ex responsabile del tavolo per i migranti del Campidoglio (6 anni e 6 mesi), l’ex capo dell’assemblea capitolina Mirko Coratti, del Pd (6 anni). Sono gli uomini di punta di un intreccio trasversale e tutto romano di consorterie criminali, politica, imprenditoria ed eversione nera che Report aveva tratteggiato nel 2013 con la puntata "Romanzo capitale" realizzata da Paolo Mondani, poi riproposta e aggiornata in uno speciale in prima serata a dicembre 2014, dopo i primi arresti scaturiti dall’inchiesta della Procura di Roma.

Per tutti gli imputati è caduta l'aggravante mafiosa, il dispositivo riconosce infatti la sola associazione a delinquere. Ragione per cui l’avvocato di Buzzi commenta così: “Abbiamo vinto. Abbiamo dato una grande lezione alla procura, che ha subito una sconfitta totale”. Quello di Carminati sintetizza: “La mafia a Roma non esiste”, mentre il suo assistito si affretta a chiedere che venga disapplicato il regime di carcere duro (41-bis). "Ora quando esco?", sono le prime parole rivolte da Buzzi al suo difensore. Così il pm Paolo Ielo: “Rispettiamo la decisione dei giudici anche se ci danno torto in alcuni punti mentre in altri riconoscono il lavoro svolto in questi anni. Attenderemo le motivazioni".

Della difficoltà di applicare il reato di associazione mafiosa (416-bis) nel Centro Nord e della metamorfosi della mafie, che sfuggono sempre di più al Codice penale, Report aveva parlato inoltre nel 2016 con un servizio di Giorgio Mottola dal titolo Direzioni Antimafia.

(giovedì 20 luglio 2017)

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