La cortina fumogena di Eni
Stagioni:
2016
Dopo la puntata di Report su Eni si è discusso molto della strategia comunicativa del colosso a 6 zampe, ma nessuno ha discusso sui fatti raccontati da Report. Eni, così prolissa con i tweet, mai è entrata nel merito del servizio sul blocco petrolifero Opl245.
Eni ha sempre sostenuto di non aver pagato intermediari, e sul sito di Eni non c’è riferimento al pagamento di cinquecentomila euro avvenuto il 31 maggio del 2010 alla Energy Venture Partners la società di Emeka Obi, l'intermediario voluto da Bisignani, per avere accesso alla data room e dunque per fornire a Eni le informazioni necessarie per l'acquisto della licenza Opl245.
Nessun commento neppure alle dichiarazioni dell'allora procuratore generale e ministro della Giustizia nigeriana M. Adoke Bello che ai nostri microfoni ha raccontato che al tavolo dell'accordo tra Eni e Governo era presente anche la Malabu dell'ex ministro del petrolio Dan Etete a cui poi sono andati i soldi di Eni e ha affermato che c’è stata anche una distrazione di fondi.
Eni ha preferito creare una cortina fumogena a base di tweet.
Chi invece è tornato sui fatti è stato il giornalista del Sole 24 ore Claudio Gatti.
Dal blog "Gradozero":
ENI vs Report, come cercare di cavarsela manipolando i fatti
In risposta al pezzo di Report sulla sporca vicenda del campo petrolifero nigeriano OPL-245, ENI non presenta i fatti ma una loro intrepretazione mooooooolto di parte
14 DICEMBRE 2015, 19:19
L’ENI SCRIVE QUESTO NEL SUO SITO:
“Shell end Eni hanno sottoscritto accordi unicamente con il Governo Federale Nigeriano (Ministro della Giustizia, Ministro delle Finanze, Ministro del Petrolio e società di stato) e hanno versato il corrispettivo per la licenza, libera da qualsiasi onere e disputa, su un conto vincolato intestato al Governo Federale Nigeriano. Eni e Shell sono estranei ai flussi finanziari successivi alla corresponsione del pagamento fatto al Governo nigeriano in cambio del rilascio della licenza OPL245. Shell ed Eni non hanno sottoscritto alcun accordo commerciale con Malabu”.
Ma le email interne dell’Eni di cui sono in possesso dimostrano che l’operazione d’acquisto e’ stata costruita a tavolino da eni assieme a Malabu, Shell e governo nigeriano in una serie di incontri in cui sono stati definiti i termini dell’accordo e soprattutto i termini dei pagamenti.
Nella email di cui riporto qui sotto le parti salienti, il responsabile della Nigeria dell’Eni, Roberto Casula, viene informato degli sviluppi dei negoziati.
In questa email si capisce chiaramente non solo che le modalità di pagamento sono state concordate con Malabu ma che Malabu ha dettato le condizioni sul conto corrente da utilizzare e sul fatto che doveva essere un conto estero.
La formula concordata da Eni, Shell e governo nigeriano assieme a Malabu era chiaramente intesa a garantire quella che in inglese si chiama deniability, permetteva cioè a Eni e Shell di negare che il denaro pagato da eni fosse destinato alla Malabu, la società dell’ex ministro del Petrolio Dan Etete. Ma è chiaro dalla mail che e’ stata malabu a concordare, se non addirittura, dettare le condizioni dell'accordo.
EMAIL:
Wednesday, November 24, 2010 at 11:54 AM
Subject: cronologia negoziati
Giovedi 18/11/10
Incontro con l’Attorney General presso gli uffici FGN (Governo nigeriano, Ndr) Presenti: - shell (Peter Robinson, German Burmeister e Keibi Atemie) - eni (R. Casula, V.Armanna, E. Caligaris) - malabu ( Rasky Gbinigie, Fami Akinmade, …………………….)
Incontro relativamente breve… Il clima è positivo e l’incontro viene aggiornato a venerdi auspicando che le parti arrivino con i suddetti contratti pronti per la firma…
Venerdi 19/11/10
Incontro con l’Attorney General presso gli uffici FGN Presenti: - shell (P. Robinson, G. Burmeister e K. Atemie) - eni (R. Casula, V.Armanna, G. Zappalà, E. Caligaris) - malabu ( R. Gbinigie, F. Akinmade, …………………….)
Incontro relativamente breve in quanto M(alabu, Ndr), dopo aver letto il testo dello SPA (l’accordo Ndr), fa presente all’Attorney General che il pagamento del Signature Bonus non può avvenire contestualmente e tantomeno dopo il rilascio della Licenza. L’Attorney General prende spunto da questa obiezione per confermare che si aspetta che il Signature Bonus sia pagato il giorno stesso della firma. Shell si è detta indisponibile…
Domenica 21/11/10
… Incontro shell-eni-malabu: - le parti hanno concordato sull’opportunità che l’incontro con l’Attorney General previsto per lunedì alle 10 fosse rinviato al pomeriggio o martedì in attesa di verifiche e accordo tra le parti su cosa presentare all’Attorney General
Lunedì 22/11/10
Incontro shell-eni-malabu (P.Robinson, G.Burmeister e K.Atemie / R. Casula, V.Armanna, G. Zappalà, E. Caligaris / Bart ………. R.Gbinigie, F.Akinmade, Seibougha Munamuna):
- esame documentazione fornita da Malabu - accordo sulla necessità di apportare modifica a SPA e RA in particolare su un approccio alternativo da proporre all’Attorney General su proposta Shell e relativa alle modalità di pagamento del Segnature Bonus… - SPA e RA sono stati ulteriormente modificati per tenere conto di informazioni sui diritti di Malabu sul Blocco e documenti ricevuti da Malabu brevi manu. In serata, Eni consegna brevi-manu a malabu la nuova versione di SPA.
Martedì 23/11/10
Incontro eni-malabu (G. Zappalà, E. Caligaris / Bart ………. R.Gbinigie, F.Akinmade, S.Munamuna) - -
Malabu fornisce alcuni commenti sulla bozza SPA della sera prima. …
Mercoledì 24/11/10
Incontro eni-malabu (G. Zappalà, E. Caligaris / Bart ………. R.Gbinigie, F.Akinmade)
Malabu sintetizza quelli che per lei sarebbero “breaking points” (i.e.: il conto corrente può essere in un allegato allo SPA ma non nel contratto e non sarà necessariamente in Nigeria, il pagamento della Consideration deve avvenire entro sette giorni dal Closing, Malabu non vuole essere responsabile per il pagamento delle tasse indirette sulla transazione che di solito sono a carico del compratore).