Le reazioni della politica dopo l’intervista al sindaco di Benevento Mastella: solidarietà da esponenti Pd, M5s, Forza Italia
Sandro Ruotolo, segreteria nazionale Pd ed europarlamentare: Siamo e saremo sempre per la libertà di stampa. Quando un giornalista o una giornalista, in questo caso di Report, vengono aggrediti, insultati mentre svolgono il loro lavoro, saremo sempre con loro. Nel giornalismo la domanda è fondamentale. Non esiste una domanda che non si possa fare. Si può rispondere o decidere di non rispondere. Si può anche decidere di rivolgersi dal magistrato. Ma non si può insultare e non si può incitare alla violenza contro la giornalista".
Francesco Maria Rubano, deputato sannita di Forza Italia: “Esprimo solidarietà alla giornalista Chiara De Luca di Report di Rai 3 per le minacce e le intimidazioni subite da parte del Sindaco di Benevento Mastella e dal capogruppo del Pd della Provincia di Benevento. Frasi come ‘ma lei sta bene con la testa?’, o peggio ancora “se quella giornalista fosse venuta da me avrebbe fatto le scale dopo pochi secondi”, sono inaccettabili non solo perché rivolte ad un giornalista ma anche ad una donna. Anche noi di Forza Italia siamo stati oggetto, più volte, di inchieste trasmesse da Report, ma pur avendo ragione non abbiamo mai minacciato, mai rivolto intimidazioni così gravi, mai offeso nessuno o pronunciato frasi di tale gravità e violenza”.
Esponenti M5S in commissione di vigilanza Rai: "Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e sostegno alla redazione di Report, a Sigfrido Ranucci e alla giornalista Chiara De Luca, vittime di un clima inaccettabile di minacce e intimidazioni da parte di esponenti politici locali. Già il comportamento di Mastella è stato inqualificabile. Ma peggiore l'atteggiamento del capogruppo del Partito Democratico alla provincia di Benevento, che avrebbe addirittura detto che "se quella giornalista fosse venuta da me avrebbe fatto le scale dopo pochi secondi", una frase inquietante e gravissima che non può e non deve essere sottovalutata. Ancora più grave è il silenzio delle forze politiche che invece di condannare tali comportamenti li giustificano o addirittura li difendono. La verità raccontata da Report su un progetto pubblico pieno di errori e ritardi meritava risposte e trasparenza, non insulti e aggressioni verbali. Condanniamo con fermezza questi atteggiamenti e chiediamo a tutte le forze politiche di prendere posizione senza ambiguità contro ogni forma di intimidazione. Il giornalismo d'inchiesta è un presidio fondamentale contro gli abusi di potere e va protetto da chi tenta di zittirlo con minacce o aggressioni".