Report corregge alcune imprecisioni riportate nel servizio "Lo sceriffo si é fermato a Eboli"

22 gennaio 2024 ore 08:00

Con riferimento all’inchiesta realizzata dall’allora inviato di Report, Federico Ruffo, andato in onda in prima serata su RAI 3 nelle date 1 e 8 giugno 2020, dal titolo “Lo sceriffo si è fermato ad Eboli”, è insorta una controversia con la Regione Campania, che ha lamentato una lesione dell’identità e della reputazione della Regione medesima e del suo Presidente.

In relazione a quanto denunciato dal giornalista Federico Ruffo, si dà atto e si precisa quanto segue:

a. nella trasmissione si era denunciato che i posti letto di terapia intensiva progettati presso l’Ospedale del Mare (Covid Hospital) erano 72 e che invece la Regione Campania ne aveva realizzati soltanto 32, per un costo pari a 250.000 euro per posto letto. Al riguardo, si dà atto che, all’epoca della trasmissione, il reparto di terapia intensiva era effettivamente predisposto per 72 posti letto e che erano stati attivati solo i 32 posti che rispondevano alle richieste del momento, anche in proporzione alle risorse di personale medico e paramedico che potevano essere spostate in quel reparto;

b. nella trasmissione si era riferito, senza peraltro prospettare alcuna violazione normativa, di un supposto errore di progettazione da parte degli uffici regionali risultando realizzato un unico bagno per il reparto di terapia intensiva Covid-19 a fronte della possibilità di ricovero di pazienti di sesso maschile e femminile. Al riguardo, si dà atto che la normativa nazionale relativa ai requisiti minimi strutturali delle rianimazioni e delle terapie intensive non contempla servizi igienici per i pazienti, i quali sono sottoposti a nursing completo con l’ausilio di OSS e infermieri per la cura quotidiana della persona e dei relativi bisogni e che il reparto è riservato, al termine dell’emergenza, a pazienti in terapia intensiva;

c. nella trasmissione si era anche segnalata l’indizione di una apposita gara di appalto da parte della So.Re.Sa. S.p.A. (società regionale che svolge il ruolo di centrale di committenza per i servizi e le prestazioni sanitarie) per l’aggiudicazione di servizi connessi alla somministrazione di tamponi nonostante fosse pervenuta da parte di un laboratorio l’offerta di fornitura di tamponi a titolo gratuito e si era, altresì, riferita la circostanza anomala secondo cui la gara sarebbe stata espletata in tempi così rapidi da non consentire la partecipazione da parte di un congruo numero di imprese operanti sul mercato. Al riguardo, si dà atto che alla gara sono state presentate 14 offerte e che l’offerta di prestazioni a titolo gratuito pervenuta prima della gara era condizionata alla messa a disposizione da parte dell’Amministrazione regionale dei kit di reagenti, necessari per l’utilizzo dei tamponi, all’epoca non disponibili sul mercato.


NOTA DEL 29/01/2024

Riguardo alla puntata del 1 giugno 2020, il passare del tempo ha consentito l'acquisizione di elementi utili relativamente alla valutazione dell'operato del Campolongo Hospital di Eboli ai tempi dell' epidemia Covid, quali l'archiviazione della procura che ha accertato che non sono emersi inadempimenti o mancanze a carico dei sanitari in servizio presso il C.H.. Da parte Del Campolongo Hospital si è riconosciuto che non vi è stata alcuna volontà diffamatoria nella confezione del servizio giornalistico dell’inviato Federico Ruffo. Pertanto si può ritenere superata ogni incomprensione”.
 

Altre news