I Pronto Soccorso sono scesi da 659 nel 2003 a 433 nel 2023, un taglio di 226 servizi in venti anni. Quelli superstiti sono passati ciascuno da 34 mila accessi di pazienti a quasi 42 mila in media all’anno. Si finisce ad aspettare ore o persino giorni prima di una dimissione o di un ricovero. E così possono verificarsi situazioni in cui i pazienti sono privati della loro dignità e ammassati nelle corsie senza ricevere assistenza. Ma anche medici e infermieri vivono una situazione di stress e rischio aggressioni e sempre più lasciano il servizio sanitario nazionale, anche per andare all’estero. Per mettere una toppa alla carenza di personale, la Regione Lazio ha preso in affitto posti letto da strutture private, fra cui quelle del potente senatore leghista Antonio Angelucci. Molte ASL poi arruolano, attraverso cooperative, dei medici pagati a gettone che coprono i turni richiesti. È il fenomeno dei gettonisti. Report racconterà lo status quo dei Pronto Soccorso in Italia e verificherà l'efficacia delle misure del Ministro della Salute Schillaci per rispondere a una situazione ormai al collasso.