Sono diversi gli esposti presentati in procura, tanti parlamentari si sono dimessi dall’Intergruppo per i diritti degli animali presieduto dalla Brambilla, ed è stato preannunciato un sit-in davanti alla sede della Leidaa per chiedere le dimissioni della parlamentare. Report è entrata in possesso di una nuova documentazione esclusiva che riguarda alcune attività di Michela Brambilla e che aprirebbe uno squarcio su un aspetto finora ignorato.
23 febbraio 2025: Abbiamo parlato degli affari dell’onorevole Brambilla che da animalista convinta però commerciava in gamberetti e salmone. Abbiamo anche detto che lei e l’onorevole Nicolucci avevano incassato una fideiussione, contrariamente al parere di Silvio Berlusconi, di due milioni e mezzo e che questo avrebbe portato dei contrasti con l’onorevole Marta Fascina. Marta Fascina ci scrive che questo non è vero, che lei non si è mai intromessa nelle questioni finanziarie e politiche di Silvio Berlusconi.
8 aprile 2025: Il tribunale di Lecco ha deciso di non procedere nei confronti di Michela Brambilla nel processo per il mancato versamento dell'Iva della Prime group per oltre un milione di euro per integrale estinzione dei debiti tributari. Si è chiusa così l'8 aprile scorso la vicenda giudiziaria che ha riguardato la deputata e di cui vi avevamo dato conto in una delle scorse puntate. Report era entrata in possesso delle carte dell'inchiesta portata avanti dalla Guardia di Finanza, che aveva scoperto che nel 2016 Michela Brambilla risultava "amministratrice di fatto" della Prime group, azienda che commercializzava salmoni e gamberetti, mentre il rappresentante legale per gli anni 2015 e 2016 era Salvatore di Franco, cognato della parlamentare (e non della Blue Line, come dichiarato da noi in puntata). Dalla società uscivano varie spese, come l'auto blu per la parlamentare, il giardiniere, la "segreteria politica", fatture pagate all'hotel Principe di Savoia e alla società My star, di proprietà della suocera di Brambilla, Flora Sartori, per delle consulenze.
Il tribunale il mese scorso ha deciso per il proscioglimento di Brambilla, perché i debiti tributari sono stati estinti prima del dibattimento. Chi ha messo i soldi che mancavano? Il nuovo proprietario della Prime group, che ha comprato anche la Blue Line, l’altra società per la quale Brambilla procacciava clienti per i salmoni, come ha dimostrato Report entrando in possesso del contratto di collaborazione commerciale fra Blue Line e Lion project, società di proprietà di Brambilla e del marito Maggioni. Ma da quando è stata aperta la Food From the World, la Blue Line ha perso tutte le sue entrature con la grande distribuzione, che erano in capo alla Brambilla, e ora è andata in concordato semplificato liquidatorio, e cioè chiude i battenti.