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Report Extra. L'Oms dà torto alla Novartis (e a Lorenzin), sì al farmaco oculistico meno caro

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Report Extra. L'Oms dà torto alla Novartis (e a Lorenzin), sì al farmaco oculistico meno caro

Autori: Sabrina Giannini
Stagioni: 2015

- L'articolo di Sabrina Giannini
 

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- L'intervento di Novartis e la replica di Sabrina Giannini

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- L'intervento in aula della Sen. Montevecchi (M5S) - qui il video (min. 00:52:09)
 

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- L'interrogazione parlamentare dell'on. Scotto



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- L'interrogazione parlamentare dell'on. Miotto

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- La risposta del sottosegretario Vito Filippo
 

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- Un commento alla risposta all'interrogazione dell'On. Miotto  al Sottosegrataria alla salute.

Il Ministero ha cercato di creare confusione, sperando che nessuno decriptasse il chilo di carta e tabelle ricevute da AIFA (vertici e membri nominati dal ministro e riconfermati, nononstante la vicenda antitrust). Ecco la  decodifica delle tabelle:
-  la tabella su cui soffermarsi è la numero due perché si evince che Avastin si usa solo in 6.471 pazienti, e  solo con maculopatia degenerativa senile (DMS), mentre Lucentis in circa 72.000 con diverse patologie. A che anno corrisponde? Probabilmente ai pazienti sotto trattamento da più anni. Le intravitreali vanno rifatte a cicli di decine di iniezioni. 

In questa risposta manca il dettaglio fondamentale:  le spese,  che son quelle che contano!

Basterebbe avere la somma dei DRG. Perché il Ministro non li mostra?

Su 80.000 pazienti circa solo 6500 circa fanno Avastin! Lo dicono in modo criptico queste tabelle. Se le avessere decriptate si capirebbe che il 90% è sottoposto a cure con Lucentis (il più caro, Novartis). 

Intanto tra ieri e oggi abbiamo regalato un milione a Novartis&Roche (avrebbero fatto cartello, secondo Antitrust. D'altro canto era conveninente a entrambe visto che  Novartis possiede il 33%di azioni Roche) 


A Lorenzin dovrebbe essere fatte domande dirette
(alle quali non ha voluto rispondere alla sottoscritta) per esempio: 

- perché al vecchio Consiglio Superiore di Sanità  ha chiesto un parere esclusivamente su una indicazione diagnostica di Avastin, la DM senile?
-- perché Lorenzin ha chiesto un parere al CSS sapendo già quale sarebbe stata la risposta (e così fu) in linea con EMA e OMS?
- perché dopo il parere del CSS conferme con l'EMA e OMS (ossia considerare equivalente per effetti collaterali e efficacia) ha madato a casa i membri e  senza pubblicizzarlo, ha inserito nel nuovo CSS Il ricercatore Napoleone Ferrara, scopritore dei due farmaci come ex Genentech? 
- Perché il governo e i parlamentari non si preoccupano del potenziale conflitto di interessi di Ferrara e non chiedono  a Lorenzin (posto che il ministro non l'abbia già fatto tralasciando di renderlo noto) se Ferrara ha ancora legami con l'azienda proprietaria dei brevetti poi ceduti ai due grandi gruppi?

- possibile che il governo (sempre pronto a chiedere sacrifici agli italiani) non si renda conto che Lorenzin&Aifa (da lei nominato, come d'altro canto il CSS) hanno fatto un provvedimento che inizialmente ha ulteriormente arricchito Novartis limitando l'uso del più economico nelle strutture pubbliche (conseguenza: quelle private che usavano il più economico hanno iniziato a usare il più caro)? Soltanto una nuova denuncia all'Antitrust ha esteso l'uso dell'Avastin (ma con i limiti) alle cliniche convenzionate e, qui sta il punto, non li ha obbligati!

- perché, pur potendo, il ministro continua a non scrivere una semplice norma che obblighi le strutture ad utilizzare il farmaco più economico sapendo dal 2013 che è equivalente al Lucentis per efficacia e sicurezza? Dal 2013 abbiamo buttato via  più di un miliardo di euro.

- Perché non dispone che, a margine di questa norma, non si frazioni il farmaco Avastin in un solo centro pubblico regionale oppure non definisce regole per il frazionamento nelle strutture che potrebbero utilizzarlo? Banali norme che erano già in uso prima che uscisse Lucentis (una variazione ingegnieristica alla molecola di Avastin inserita in una fiala)?

La scusa che Avastin sia off-label è una decisione  di AIFA, che pure per anni l'ha considerato efficace e non off-label. Finché è  uscito sul mercato il provvidenziale (per Novartis) Lucentis.  Questo spinge gli oculisti e le strutture a prendersi rischi personali, che ovviamente non prendono poiché pagherebbero di tasca propria eventuali effetti collaterali, cosa che non avviene se usano il più caro (lucentis, voluto da Lorenzin&Aifa), e con le medesime reazioni avverse. Tanto lo paghiamo noi.

 Ogni giorno   Novartis ha  un milione in più (quasi uno e mezzo) nel suo

conto svizzero. Noi una macchina per la TAC in meno, liste di attesa più lunghe, malati di cancro che devono aspettare un mese per l'intervento, anziani che la maculopatia degenerativa senile costretti anche a pagare di tasca propria la fiala, ospedali fatiscenti...

Cosa si potrebbe fare con un 600 milioni di euro l'anno?

Il Ministro nomina i suoi consulenti (AIFA e CSS).

Quando è stato il caso li ha mandati a casa o riconfermati.

Sabrina Giannini 

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