Rovelli: dalla tangente alle Cook

Angelo Rovelli, detto Nino, fu il patron della SIR, un importante gruppo industriale italiano che entrò in crisi alla fine degli Anni 70. La banca pubblica IMI gli concesse indebitamente ingenti prestiti, non proporzionati alle dimensioni del suo gruppo. L'azienda fallì nel 1981 e Rovelli fece causa allo Stato, pagando tangenti per ottenere un risarcimento miliardario. La storia di quei soldi finisce nelle isole Cook.

Analizzando i "Paradise Papers", Report ha ricostruito una parte del contorto percorso compiuto dal patrimonio dei Rovelli nei paradisi fiscali di tutto il mondo. Dalla sentenza IMI-Sir, comprata con la corruzione, fino a un trust aperto nelle ISole Cook, nel mezzo del Pacifico  

Cronologia

Dalla chimica al Pacifico

1979

La SIR, grande industria chimica (in crisi), di proprietà della famiglia Rovelli, viene acquisita dall'IMI (Istituto Mobiliare Italiano, banca pubblica di finanziamento), che ne prende il controllo dopo averle concesso "con leggerezza" finanziamenti tali da esporla in misura non più sostenibile.

1981

La società SIR, nonostante il tentativo di salvataggio bancario, fallisce e viene poi assorbita dall'ENI e dalla Montedison.

1982

Nino Rovelli fa causa allo stesso IMI, accusandolo di non aver rispettato gli accordi di mutualità finanziaria stabiliti e causando così il fallimento della SIR.

1990

La Corte d'Appello di Roma stabilsce che la SIR aveva ragione; Nel mese di Dicembre Nino Rovelli muore. 

1994

Il 13 Gennaio la banca IMI paga agli eredi Rovelli un risarcimento-monstre, pari a quasi mille miliardi di lire. Al netto delle tasse furono "soltanto" 678.
Il denaro fa una prima tappa in Svizzera, nei conti della vedova di Nino Rovelli, Primarosa Battistella. Poi passa parzialmente in Lichtenstein, torna in Svizzera, viene spartito e suddiviso in fondi e conti diversi. Comincia un lungo viaggio che vede parte dei fondi familiari transitare in numerosi paradisi fiscali.
Avvalendosi della consulenza di Appleby, il figlio di Nino, Felice Rovelli, apre un trust nelle Isole Cook, in mezzo al Pacifico, dove finisce una parte dei fondi familiari.

2006

Il 4 Maggio la Corte di Cassazione stabilisce che la sentenza risarcitoria era stata comprata dagli avvocati della famiglia Rovelli. Vengono condannati tre avvocati (Cesare Previti, Attilio Pacifico e Giovanni Acampora) e anche il giudice Vittorio Metta.

2017

L'inchiesta "Paradise Papers" permette di scoprire l'apertura - nel 1994 - del trust di Felice Rovelli alle Isole Cook