In fuga dalle rivendicazioni salariali degli operai dell'Est Europa, il colosso franco-giapponese impiega nell'area di Tangeri circa 8000 lavoratori. Il porto permette un'efficiente gestione delle merci e del prodotto finito, esportato per una quota del 95%.
Tra i tanti progetti permessi dal successo dell'esperienza di Tangeri, c'è anche quello della costruzione di una ferrovia veloce percollegare il Nord e il Sud del paese.
Tra i 30mila posti di lavoro generati dallo sviluppo dell'area portuale di Tangeri, ci sono anche quelli dell'italiana SIGIT, società specializzata in forniture di componenti plastici per l'industria automobilistica. La gestione dinamica delle merci ha costituito un punto di forza.
Una delle chiavi del successo degli investimenti industriali nell'area di Tangeri è la formazione. I principali gruppi che vi hanno portato i propri impianti formano i propri quadri nelle strutture locali.