Il valzer della candela

di Manuele Bonaccorsi

Collaborazione di Thomas Mackinson
Immagini di Marco Ronca
Montaggio e grafica di Michele Ventrone
 

 

Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi possiede una preziosa opera del 600 che risulta simile a una rubata nel 2013.
Dopo l'inchiesta, andata in onda a metà dicembre, il noto politico e critico d’arte ha smentito categoricamente: “il dipinto rubato e quello di mia proprietà sono due opere diverse”. Ma Report è entrata in possesso della scansione ad alta risoluzione del dipinto di Sgarbi, effettuata per conto del sottosegretario da un’azienda di Correggio (Reggio Emilia), la GLab. E dall’analisi della scansione a 16k dell’opera emergerebbero prove difficilmente confutabili. L’opera di Sgarbi, esposta a Lucca nel dicembre 2021 e quella trafugata - consegnata al restauratore Gianfranco Mingardi nel 2013 - sarebbero la stessa opera. Non solo: anche un frammento ritrovato al castello di Buriasco, rimasto incastrato nella cornice dopo il furto, dimostrerebbe che il dipinto rubato e quello restaurato coincidono. L’unica differenza visibile con l’opera rubata è una fiaccola in alto a sinistra, presente nell’opera di Sgarbi. La scansione, visionata da esperti di altissimo livello, dimostrerebbe che sarebbe  stata aggiunta in un secondo momento, in quanto l'area è priva delle crepe tipiche di un dipinto vecchio. Toccherà ora ai Carabinieri del Nucleo di Tutela, che da settimane indagano sulla vicenda, trovare e visionare l’opera per chiarire in modo inconfutabile se un sottosegretario alla Cultura abbia o meno nella sua collezione un’opera d’arte rubata.