Puntata del 13/04/2008
LA REPUBBLICA DEI BAMBINI
in onda il 13.04.08
di
Inchiesta:
Goodnews
Stagioni:
2008
Autori:
Giuliano Marrucci
MILENA GABANELLI IN STUDIO
L'Italia invecchia: le donne italiane fanno pochi figli,
non per scarsa fecondità, ma per problemi economici, i figli costano e quando
sono piccoli costringono le mamme a stare a casa o a lavorare part time. La
buona notizia di oggi Giuliano MarrUcci l'ha raccolta oltralpe&e siccome la
conoscenza aiuta&.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Leonida ha 33 anni. Da 6 si è trasferito a
Parigi da Bologna e qui ha coronato il sogno di ogni bohemien che si rispetti:
suonare del buon jazz negli innumerevoli caffè della ville lumière.
E poi, non contento, nella ville lumière c'ha voluto pure fare un figlio.
LEONIDA FAVA
Questo è mio figlio, si chiama Lorenzo&.ha
due anni e mezzo. In Italia avrei fatto lo stesso? In Italia non avrei fatto il
musicista bohemien, questo è sicuro, nel senso che almeno in Francia in genere
c'è comunque una protezione, uno statuto, per questi lavori che hanno a che
fare con l'arte, tramite aiuti, tramite uno stato sociale che funziona, e
quindi si, questo magari è stato più facile fare questa scelta&
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Con tanti aiuti e uno stato sociale che
funziona, Leonida è si un'eccezione, ma solo perché di figli ne ha uno solo.
OLIVIER
Io ho tre figli, il più grande ha 3 anni e
mezzo e poi ho due gemelli che hanno un anno e mezzo.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Anche Dora e suo marito di figli ne hanno
tre; e anche se non sono dei musicisti comunque hanno sempre lavorato sodo.
DORA MOSALO BRIQUET
Non ho mai smesso di lavorare.
GIULIANO MARRUCCI
A tempo pieno?
DORA MOSALO BRIQUET
Si, si, sempre a tempo pieno.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Anche Dominique ha sempre lavorato sodo,
tant'è che oggi è primario in uno dei reparti di maternità più grandi di
Parigi. Ma ciò nonostante&
DOMINIQUE MAHIEU CAPUTO - PRIMARIO
MATERNITÀ OSP. "BICHAT" - PARIGI
Io ho 4 figli&cerchiamo di dare l'esempio!
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Quando invece Règine ha avuto il terzo
figlio, di continuare a fare il vecchio lavoro non ne ha voluto sapere.
REGINE SERGENT - ASSISTENTE MATERNA
Quando è nato Théo non me ne sono più
potuta separare, non ho voluto mandarlo all'asilo, non ci sono riuscita.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Ma visto che non si può campare di solo
amore materno, ha trovato un compromesso e oggi oltre al suo Thèo per
guadagnare qualcosa fa da baby-sitter di altri due bambini a casa sua.
REGINE SERGENT - ASSISTENTE MATERNA
Visto che dovevo assolutamente lavorare,
dal momento che non mi volevo staccare da Thèo ho pensato che questo sarebbe
stato un ottimo compromesso e non me ne pento assolutamente. Sono adorabili!
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Benvenuti in Francia nel pieno della sua
sesta repubblica, la repubblica dei bambini.
GUY DESPLANQUES - CAPO DIP. DEMOGRAFICO
I.N.S.E.E.
E' dal 2000 ormai che registriamo un tasso
di fecondità molto elevato. Per l'esattezza da 1,9 a 2 bambini per ogni donna,
contro una media europea di poco superiore ad 1,5.
PHILIPPE STECK - DIRETTORE REL.
INTERNAZIONALI C.N.A.F.
E una cosa che vorrei che fosse chiarita
subito è rispetto a quelli che sostengono che questo sia dovuto al numero di
immigrati. Bene, dai nostri dati risulta chiaramente che l'impatto
dell'immigrazione sul tasso di fecondità è di 0,1 figli per donna, il che
significa che se non ci fosse l'immigrazione il nostro tasso di fecondità
passerebbe da 2 a 1,9 figli per donna e quindi resterebbe comunque il più
elevato d'Europa.
FRANCOIS EDOUARD -
SEGRETARIO GENERALE CSF
Per capire il successo della Francia dobbiamo
prendere due dati: da un lato le nostre 830.000 nascite l'anno, ma allo stesso
tempo uno dei tassi di occupazione femminile più alto d'Europa, che per le
donne in età lavorativa arriva all'84%.
PHILIPPE STECK - DIRETTORE REL.
INTERNAZIONALI C.N.A.F.
Il risultato della nostra indagine è stato
che le donne francesi hanno un doppio desiderio, il lavoro e i bambini, e che
queste due cose non sono inconciliabili.
XAVIER BERTRAND - MINISTRO LAVORO, REL.
SOCIALI E FAMIGLIA
E' stato sempre questo l'obiettivo della
nostra politica familiare, e cioè conciliare vita professionale e familiare.
Abbiamo voluto permettere alle nostre donne di non sacrificare la loro vita
professionale per allevare i bambini.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Coniugare vita familiare e professionale, a
partire da asili come questo, del tutto simile ai nostri, tranne che
nell'orario.
REJANE CHARPANTIER - DIR. ASILO MUNICIPALE
"PHILIPPE DE GIRARD"
Che qui come in tutti gli asili pubblici
vanno dalle 7 e 30 la mattina fino alle 18 e 30.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Se invece come Dominique siete in carriera
e le 18 e 30 vi sembra troppo presto a fare il caso vostro sarà un asilo
aziendale come questo proprio all'interno dell'ospedale.
YOLANDE CHATELET - DIR. ASILO OSPEDALE
"BICHAT" - PARIGI
Questo apre alle 6 e 30 fino alle 19 e 30,
ma nell'ospedale ci sono in tutto tre asili, e uno dei tre è aperto addirittura
fino alle 21 e 30.
CELINE MANLIUS - INFERMIERA OSPEDALE
"BICHAT" - PARIGI
Per noi dipendenti è un vantaggio enorme.
Possiamo lasciare il bambino la mattina appena arriviamo ed essere tranquille
fino alla fine del turno. Ad esempio io prima facevo il turno dalle 6 alle 14,
e come puoi capire trovare qualcuno che guardi il bambino alle 6 di mattina non
è facile. Mentre qui lo lasciavo prima di entrare al lavoro e lo riprendevo
quando uscivo.
DAVID FILLON - CRECHE ATTITUDE
Ogni asilo aziendale è diverso dall'altro a
seconda delle esigenze dell'impresa. Per esempio noi ne abbiamo aperto uno
presso un aeroporto e che è aperto dalle 5 e 30 la mattina fino alle 22 e 30,
anche nel week-end.
CELINE MANLIUS - INFERMIERA OSPEDALE
"BICHAT" - PARIGI
E poi anche economicamente è molto
vantaggioso, perché si pagano soltanto i giorni che si sfruttano
effettivamente, per l'esattezza io pago 9 euro e 63 centesimi al giorno.
YOLANDE CHATELET - DIR. ASILO OSPEDALE
"BICHAT" - PARIGI
E per i redditi più bassi si scende fino ad
1 euro e 62.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Per chi invece non lavora per una grossa
azienda e magari ha un po' più di tempo a disposizione, la soluzione più adatta
sono asili associativi come questo.
DANIEL LEFEVRE - DIRETTORE ASILO
ASSOCIATIVO
Anche questo è un asilo a tempo pieno. La
differenza è che qui anche i parenti partecipano ai lavori, vale a dire che
accanto a un equipe di salariati, in questo caso 8 per 24 bambini, tutte le
mattine e tutti i pomeriggi, ci sono due genitori che lavorano insieme a noi,
sia per accudire i bambini, sia per le mansioni burocratiche.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Stamattina è il turno di Marie, che di
questo asilo è la vice presidente.
MARIE HOULLEMARE - VICEPRES. ASILO
ASSOCIATIVO
Questa è Juliette, è la mia unica figlia,
ha dieci mesi ed è in questo asilo da circa 4. Noi abbiamo scoperto questo tipo
di asilo un po' per caso, e ci è subito piaciuto perché permette di crescere
nostra figlia in mezzo ad altri bambini, mantenendo comunque un legame molto
stretto. Come impegno questo asilo ci richiede di dedicare una mezza giornata
alla settimana per aiutare il personale salariato, poi ogni famiglia si assume
la responsabilità di un aspetto della gestione, ad esempio la tesoreria, oppure
l'arredo dei locali, ed infine siamo tutti tenuti a partecipare al consiglio di
amministrazione una volta al mese.
OLGA TROSTIANSKY - ASSESSORE FAMIGLIA -
PARIGI
Questi tipi di asili ricevono dei
finanziamenti dal comune, in modo che le tariffe siano le stesse degli asili
municipali.
MARIE HOULLEMARE - VICEPRES. ASILO
ASSOCIATIVO
Parliamo all'incirca del 10% del reddito
netto.
FRANCOIS FONDARD - PRESIDENTE U.N.A.F.
Ed è anche grazie a strutture come queste
che dai 180 mila posti in asilo della fine degli anni '90. Siamo arrivati oggi
ad averne 280.000, il che significa 100.000 nuovi posti in meno di dieci anni.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Uno sforzo enorme quindi, ma ancora
insufficiente a spiegare il miracolo francese.
OLIVIER
Per i due gemelli è stato semplice perché
hanno una specie di priorità qui in Francia, ma per il primo effettivamente per
avere il posto in un asilo abbiamo dovuto aspettare più di un anno.
CLAIRE LARTIGAUD
Anch'io per il primo ho dovuto aspettare un
anno, anzi, un anno e mezzo.
LEONIDA
E' stato un po' rifiutato perché nei primi
tempi, non avendo lavoro, danno priorità ai bambini di famiglie dove entrambi i
genitori lavorano.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Ma il bello del sistema francese è che chi
cerca trova&
SARA
La soluzione è arrivata quando hanno aperto
una nuova halte garderie proprio qui a fianco, e lì siamo riusciti a far tenere
Lorenzo all'inizio due mezze giornate la settimana.
OLGA TROSTIANSKY - ASSESSORE FAMIGLIA -
PARIGI
Quello dell'halte garderie è un servizio
che sta evolvendo enormemente, soprattutto a Parigi. All'inizio era rivolto
esclusivamente alle madri senza lavoro, che magari hanno bisogno di qualche
mezza giornata libera per sbrigare le varie faccende. Ma nel tempo si è
arrivati a offrire fino a quattro mezze giornate, e per chi lavora, magari
anche solo a tempo parziale, offriamo anche alcune giornate complete.
SARA
E infatti anche noi piano, piano a forza di
insistere e soprattutto grazie a una direttrice molto flessibile e comprensiva,
siamo riusciti a ottenere per Lorenzo 5 mezze giornate.
LEONIDA
Faceva 5 pomeriggi e 3 mattine&
GIULIANO MARRUCCI
E quanto spendevi?
LEONIDA
Al massimo, al massimo, 70 euro.
SARA
Fino a quando finalmente è arrivato ai due
anni e mezzo e siamo riusciti a metterlo in quelle che noi chiamiamo petite
section, che praticamente sono delle classi speciali nelle scuole materne per
bambini a partire dai due anni.
CLAIRE LARTIGAUD
Noi invece in attesa del posto all'asilo
abbiamo optato per un'assistente materna.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Ricordate Règine? Lei appunto è
un'assistente materna, vale a dire figure professionali riconosciute dallo
Stato che hanno deciso di trasformare il loro appartamento in una specie di
mini asilo dove accogliere fino a 3 bambini, uno dei quali spesso è il loro.
ANNE JARIEL - IST. PROTEZIONE MATERNA
INFANTILE P.M.I.
Oggi in Francia siamo arrivati a quasi
400.000 assistenti materne accreditate. E se facciamo due conti vediamo che per
una famiglia con reddito medio, il costo di questo servizio è identico a quello
dell'asilo, e questo perché per chi sceglie questo sistema sono previsti molti
aiuti finanziari.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Come sono previsti molti aiuti finanziari
per chi sceglie un'altra invenzione francese, la garde partagè.
CATHERINE LEROY - PRES. ASS. "LE RÉPERTOIRE
DE GASPARD"
Nella garde partagè due famiglie si mettono
d'accordo per condividere la stessa baby-sitter.
BLANDINE LEGALL
Praticamente la baby sitter tiene entrambi
i bambini una settimana a casa di una famiglia e una settimana a casa
dell'altra.
CATHERINE LEROY - PRES. ASS. "LE RÉPERTOIRE
DE GASPARD"
Economicamente ovviamente è un vantaggio
enorme, grosso modo è tre volte meno cara di una baby-sitter a tempo pieno, che
compresi tutti gli aiuti e i sussidi per redditi alti arriva a costare sui 1500
euro, mentre per la garde partagè non si superano i 500 euro.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
In tutti questi casi, come anche nel caso
una donna decida di interrompere il suo lavoro totalmente o anche solo
parzialmente per accudire di persona suo figlio nei primi tre anni di vita, a
tirar fuori la gran parte dei quattrini necessari è la CNAF, la Cassa Nazionale
per i Sussidi alla Famiglia.
PHILIPPE STECK - DIRETTORE REL.
INTERNAZIONALI C.N.A.F.
Noi elargiamo circa 30 tipi di sussidi, ora
se volete entriamo anche nel dettaglio, ma se mi metto a descrivere tutte e 30
le prestazioni non ci basta il tempo. Quello che vi posso dire è che in tutto
noi abbiamo un budget di 69 miliardi di euro, e che di questi 45 sono per le
famiglie. Se facciamo una media possiamo dire che per le famiglie con un figlio
ci sono circa 360 euro di sussidi al mese, che diventano 675 quando i figli
sono 3.
FRANCOIS EDOUARD -
SEGRETARIO GENERALE CSF
Per non parlare poi dei sussidi specifici
per le mamme single, che sono di 567 euro al mese durante la gravidanza, e di
755 euro al mese quando il bambino nasce. A questi poi si aggiungono 188 euro
per ogni figlio successivo, il che significa che per una madre sola con due
bambini i sussidi sono nell'ordine dei 1000 euro al mese.
GUY DESPLANQUES - CAPO DIP. DEMOGRAFICO
I.N.S.E.E.
E quello dei genitori single è un fenomeno
in continua crescita. Basti considerare che sul totale delle famiglie con un
figlio sotto i 18 anni, una su cinque è una famiglia monoparentale.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Nella banlieu parigina conosciamo Agnes,
che di figli ne ha 4.
AGNES COINDET
Quando è nato il terzo ho potuto smettere
di lavorare proprio grazie ai sussidi che per noi rappresentavano un'entrata
consistente. In tutto erano circa 700 euro quando lavorando ne avrei guadagnati
circa 1000.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Il problema però è che questa pioggia di
sussidi non dura in eterno, ma solo per i primi tre anni di vita. E poi?
BERNARD COINDET
Ci sono persone che hanno avuto dei
bambini. Hanno ottenuto tutti i sussidi possibili immaginabili. Hanno fatto
costruire la loro casa, poi quando i bambini sono cresciuti i sussidi sono
finiti, non ne avevano più diritto e sono stati costretti a vendere casa,
perché pagavano il mutuo con i sussidi.
GIULIANO MARRUCCI FUORI CAMPO
Ma se i sussidi sono a termine, i servizi
no, anzi&
GILLES GRINDART - EDUCATORE COMUNE PARIGI
Il comune di Parigi offre due servizi per
il doposcuola. Per le scuole materne si tratta di tenere i bambini due ore
oltre l'orario e quindi dalle 16 e 30 alle 18 e 30. Per quanto riguarda le
scuole elementari invece c'è una cosa simile, questa volta però fino alle
18.00. Noi li chiamiamo gli atelier blu, e possono consistere sia in attività
sportive, che scientifiche, come anche artistiche.
DORA MOSALO BRIQUET
Ed i prezzi sono irrisori, 44 euro a
trimestre, e anche questo va col reddito, quindi c'è anche chi paga 10 euro.
PHILIPPE STECK - DIRETTORE REL.
INTERNAZIONALI C.N.A.F.
E poi ci sono tutte le agevolazioni
fiscali, per le quali lo stato spende circa 12 miliardi di euro l'anno.
XAVIER BERTRAND - MINISTRO LAVORO REL.
SOCIALI E FAMIGLIA
Il sistema fiscale in vigore in Francia è
quello del quoziente familiare, come funziona, si prende il reddito imponibile
di una famiglia e si divide questo reddito per il numero di persone che
compongono la famiglia. Questo è il quoziente, più figli si hanno, più si fa
interessante, specialmente a partire dal terzo figlio, che dal punto di vista
fiscale vale una parte intera, mentre i primi valgono metà.
DORA MOSALO BRIQUET
Tant'è che noi da quando è nato il terzo
figlio di tasse non ne paghiamo più.
AGNES COINDET
Che io ricordi noi tasse non ne abbiamo mai
pagate. Abbiamo sempre fatto la dichiarazione ma non abbiamo mai guadagnato
abbastanza da essere tassati.
XAVIER BERTRAND - MINISTRO LAVORO REL.
SOCIALI E FAMIGLIA
Se sommiamo tutte queste cose oggi la
Francia spende in politiche per la famiglia circa 80 miliardi di euro, che equivalgono
grosso modo al 5% del nostro PIL, quando altri paesi europei non superano il
2,5%. Quindi è vero che si tratta di uno sforzo senza precedenti, ma noi siamo
convinti che sia uno sforzo necessario, perché una sana dinamica demografica è
l'unico modo possibile per far fronte ai costi sociali dell'invecchiamento
della popolazione.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Un paese rimane vivo e competitivo solo attraverso il
rinnovo demografico, dicono gli esperti. Uno studio europeo prevede che da qui
al 2030 l'invecchiamento della popolazione avrà un impatto economico
disastroso, la Francia, rispetto ad altri paesi riuscirà a contenerlo del 30%
grazie ai suoi bambini. Anticipazioni.