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Report Extra. Quello strano rapporto tra la Regione Lazio e le coop di Buzzi e Carminati

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Report Extra. Quello strano rapporto tra la Regione Lazio e le coop di Buzzi e Carminati

Autori: Giorgio Mottola
Argomenti: Società
Stagioni: 2015

«Potentissimo». «Padreterno». Nelle intercettazioni di Mafia capitale, così Salvatore Buzzi, il capo della coop 29 giugno, socio di Massimo Carminati, parlava dell’alto dirigente della Regione Lazio, Guido Magrini. Sconosciuto al grande pubblico, Magrini è l’uomo che all’epoca aveva in mano i cordoni della spesa sociale regionale.

Nell’aprile del 2013, il presidente neoeletto Nicola Zingaretti lo aveva infatti nominato direttore della direzione regionale delle politiche sociali. Ed è per questo che il pensiero di Buzzi e Carminati va proprio a Magrini quando la loro organizzazione criminale studia un’operazione immobiliare nella periferia est di Roma, a “Case rosse”. Si tratta di quattordici appartamenti di proprietà della cooperativa Locomotive San Lorenzo. Una società, all’epoca, con l’acqua alla gola, «sta in preagonia», spiega Buzzi a Carminati: 150 mila euro di cambiali in scadenza e poca liquidità, secondo quanto scrivono gli inquirenti.

Per Mafia Capitale è un affare. Bisogna mettere insieme i soldi in fretta. Ma non sembra essere un problema. Il 19 novembre 2013, Buzzi annuncia trionfante: «Magrini ha trovato 16 milioni di euro». Dopo un mese, la giunta di Zingaretti approva la delibera 470 che stanzia 16,5 milioni di euro per l’emergenza abitativa in Regione Lazio. Come si legge all’inizio della delibera, il soggetto proponente è la Direzione regionale per le politiche sociali, la struttura guidata da Guido Magrini.

Secondo quanto ci riferisce un dirigente regionale, per l’emergenza abitativa erano inizialmente previsti dal bilancio meno di 10 milioni di euro. Per mettere insieme gli altri 6,5, la giunta di Zingaretti è costretta a fare una variazione di bilancio. Con la delibera di giunta 366, i soldi vengono trovati tramite storno da altri fondi (uno di questi è il fondo per le imprese). Di questi 16 milioni e mezzo, 7 vengono girati al Comune di Roma. Dovrebbero passare a questo punto in carico all’assessore alle politiche sociali, Rita Cutini, ma la giunta comunale decide che a gestirli sia il responsabile dell’assessorato alla casa, Daniele Ozzimo, successivamente indagato per Mafia Capitale.

Buzzi aveva previsto anche questo. L’11 novembre 2011 aveva già rassicurato Carminati: i soldi li trova Magrini e «li dà ad Ozzimo», «dà al Comune 7 milioni perché noi dovemo fa’ l’operazione San Lorenzo». Parlando con la propria compagna, Buzzi rivendica il rapporto stretto con Guido Magrini, «è amico mio mio mio…», e sfogliando la delibera regionale aggiunge: «È potentissimo lui… Guido ha fatto questa cosa per noi!». Per tutto il 2014, grazie all’emergenza abitativa, alla Eriches 29, il consorzio delle cooperative di Buzzi e Carminati, arriva dal Comune di Roma un fiume di denaro. Attraverso i documenti in nostro possesso, finora siamo riusciti a documentare oltre 4 milioni di euro, ottenuti tramite affidamenti diretti e procedure negoziati.

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