Rai 3
Televideo

Riciclaggio e corruzione, scovati i fondi neri della diplomazia al caviale azera

Riciclaggio e corruzione, scovati i fondi neri della diplomazia al caviale azera

Stagioni: 2017

L'elite al potere in Azerbaijan avrebbe creato un fondo nero da 2,5 miliardi di euro per pagare politici europei e riciclare denaro, secondo quanto riportato dai giornalisti investigativi dell'Organized Crime and Corruption Reporting Project (Occrp) in un'inchiesta scaturita da una fuga di dati bancari, consegnati da una fonte anonima alla testata danese Berlingske. Il fondo sarebbe stato attivo dal 2012 al 2014 tramite i conti bancari di quattro società di comodo registrate nel Regno Unito. Secondo il rapporto, pubblicato tra gli altri da The Guardian e Le Monde e significativamente intitolato "Azerbaijani Laundromat" (la lavanderia azera), ci sarebbe "ampia evidenza della connessione" dei depositi "con la famiglia del presidente azero Ilham Aliyev" (nella foto). Come è facile immaginare, le autorità di Baku smentiscono e additano "la lobby armena globale" come autrice di "una campagna diffamatoria".

 

Parte del denaro sarebbe stato destinato a politici e giornalisti per deviare l'attenzione dalle irregolarità elettorali e dalle violazioni dei diritti umani ricorrenti nel paese caucasico: è la "diplomazia al caviale" che ha consentito nel 2013 di bloccare nel 2013 l'approvazione al Consiglio d'Europa di un rapporto sui prigionieri politici stilato dal deputato tedesco Cristoph Strasser. Tra i nomi dei beneficiari c'è quello dell'italiano Luca Volontè, che avrebbe rivevuto 2,39 milioni di euro: una circostanza già messa in luce nella puntata di Report dello scorso 21 novembre con l'inchiesta di Paolo Mondani "Caviar democracy" e su cui hanno indagato i magistrati della Procura di Milano. A gennaio il gup meneghino aveva decretato il non luogo a procedere per l'ex deputato Udc, in virtù dell'immunità accordata ai parlamentari, con una sentenza di proscioglimento che la Corte di Cassazione ha poi annullato trasmettendo gli atti al Tribunale del capoluogo lombardo.

 

Altri destinatari dei fondi sarebbero Eduard Lintner, esponente della Csu bavarese anch'egli ex componente del Consiglio, e il bulgaro Kalin Mitrev, ai tempi consulente dell'azera Avuar Co, un'azienda privata formalmente impegnata in un programma di prevenzione delle alluvioni finanziato dal governo di Baku. Mitrev, oggi nel consiglio di amministrazione della European Bank for Reconstruction and Development, è anche il marito di Irina Bokova, direttrice generale dell'Unesco che nel 2010 aveva conferito la prestigiosa Mozert Medal alla first lady e vicepresidente azera Mehriban Aliyeva. Non sono emersi beneficiari francesi, ma stando a quando riporta Le Monde diversi eletti dell'Udi (liberali), appartenenti all'Association des Amis de l'Azerbaïdjan, avrebbero ricevuto in regalo viaggi di lusso e confezioni di caviale e ottenuto finanziamenti per gemellaggi e ristrutturazioni di edifici di culto.

 

 (6 settembre 2017)

Rai.it

Siti Rai online: 847