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Dossier Telecom, Tronchetti Provera rinuncia a prescrizione in appello Kroll

Dossier Telecom, Tronchetti Provera rinuncia a prescrizione in appello Kroll

Marco Tronchetti Provera, presidente Pirelli ed ex presidente Telecom Italia (dal 2001 al 2007), ha rinunciato alla prescrizione nel processo milanese di secondo grado sul caso Kroll, chiedendo di essere giudicato nel merito. La vicenda, raccontata da Report nel 2010 in "Com'è andata a finire? Debiti e spie" di Sigfrido Ranucci, è quella che coinvolge appunto Kroll, una delle più note agenzie investigative al mondo.

Nel 2004 si consumava una lotta senza esclusione di colpi tra Telecom Italia e l'omologa brasiliana per il controllo del ricco mercato sudamericano. Secondo gli inquirenti, gli uomini di Giuliano Tavaroli, all'epoca capo della security della società telefonica italiana, intercettarono illecitamente dati in possesso di un'investigatore della Kroll. Tali informazioni poi permisero di denunciare l'attività di spionaggio dei brasiliani.

Nel luglio 2013, Tronchetti fu condannato per ricettazione a un anno e otto mesi, per poi fare ricorso in Corte d'Appello, dove oggi è arrivata, a sorpresa, le decisione di non avvalersi della prescrizione: "Considero moralmente inaccettabile - ha detto il manager in aula - la prescrizione per un reato che non ho commesso esono a disposizione dei giudici per un eventuale esame". I magistrati hanno chiesto la conferma della condanna, asserendo che da parte di Tronchetti Provera ci fosse una "chiara consapevolezza" della natura illecita dai dati carpiti alla kroll. Secondo i legali della difesa, "non e' possibile che costituisca un reato il rivolgersi all'autorità giudiziaria". Il prossimo 11 giugno i giudici entreranno in camera di consiglio.

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