Stagioni: 2018

È arrivata oggi la sentenza di secondo grado per il processo scaturito dall’inchiesta “Mondo di mezzo” con cui la Procura di Roma portò alla luce la cosiddetta "mafia Capitale". C’è un’importante novità rispetto a quella di primo grado, emessa il 20 luglio 2017 dal Tribunale di Roma, ed è il riconoscimento dell’associazione di stampo mafioso e del metodo mafioso. Le pene, invece, sono più basse di quelle inflitte al termine del primo processo: per Massimo Carminati, ex Nar ed ex Banda della Magliana, la riduzione è stata da 20 a 14 anni e sei mesi; per Salvatore Buzzi, ex presidente della holding di coop rosse ’29 giugno’, da 19 anni a 18 e 4 mesi.

Sono complessivamente 18 gli imputati per cui la corte ha riconosciuto a vario titolo l'associazione per delinquere di stampo mafioso, l'aggravante mafiosa o il concorso esterno. Tra di loro il braccio destro di Carminati Riccardo Brugia (11 anni e 4 mesi), l'ex capogruppo del Pdl in Comune Luca Gramazio (8 anni e 8 mesi), l'ex ad di Ama Franco Panzironi (8 anni e 6 mesi). Gli uomini di punta di un intreccio trasversale e tutto romano di consorterie criminali, politica, imprenditoria ed eversione nera che Report aveva tratteggiato nel 2013 con la puntata "Romanzo capitale" realizzata da Paolo Mondani, poi riproposta e aggiornata in uno speciale in prima serata a dicembre 2014, dopo i primi arresti scaturiti dall’inchiesta romana.

Della difficoltà di applicare il reato di associazione mafiosa (416-bis) nel Centro Nord e della metamorfosi della mafie, che sfuggono sempre di più al Codice penale, Report aveva parlato inoltre nel 2016 con un servizio di Giorgio Mottola dal titolo Direzioni Antimafia.

(martedì 11 settembre 2018)